Domani sera avrò ospiti a cena, e non avevo proprio idea di cosa preparare, fino a quando non sono entrata in macelleria e ho visto un pezzo bellissimo di arista già disossato.
Anche se pesava un po’ più di chilo e noi saremo solo in quattro, ho deciso di comprarlo lo stesso: se avanzerà (come mi aspetto), vorrà dire che lo mangerò anche il giorno dopo! Io di regola calcolo 200 grammi a testa per qualsiasi tipo di arrosto (per porzioni abbondanti).
La leggenda: il termine arista è nato a Firenze nel 1439, durante il concilio ecumenico della Chiesa romana e greca. In tale occasione il cardinale greco Basilio Bessarione esclamò “Aristos”, che in greco significa buonissimo! I fiorentini pensarono che quel termine indicasse il tipo di carne, e così lo ripeterono così tanto che poi la lombata di maiale finì col chiamarsi arista.

Arista (alla fiorentina)
Attrezzatura
- Pentola che possa andare sia sui fornelli che in forno
- Opzionale: termometro da cucina (digitale! possibilmente) per controllare la cottura della carne
Ingredienti
- 1,2 kg Arista: 1.2 (già preparato)
- mezzo bicchiere Vino bianco secco
- Olio extravergine di oliva
Istruzioni
- Accendo il forno e lo metto a 180 gradi
- Rosolo la carne da tutti i lati in una pentola unta di olio
- Metto la carne in forno, dopo 15 minuti la giro e aggiungo il vino, e cuocio per altri 45 minuti. La carne è ben cotta quando la temperatura all’interno è di 70 gradi, da controllare (volendo) con il termometro.
- Aspettare un po’ prima di tagliare la carne. Servire con il suo sugo.